Vita di San Carlo Borromeo

L’e-book che da oggi diffondiamo ci impressiona: la distanza tra l’oggi e i tempi di San Carlo Borromeo è stellare.

Scopriremo che il Vescovo San Carlo fu soprattutto un uomo di preghiera, ma anche attivissimo riformatore:
– l’istituzione di collegi e la cura dei Seminari;
– la collaborazione al Concilio di Trento e la sua messa in atto;
– il ritorno all’ortodossia e ortoprassi della Diocesi di Milano;
– il favorire gli Istituti religiosi più fedeli alla sana dottrina;
– il comportamento durante il “Covid” del Cinquecento;
– la persecuzione da parte del potere politico;
sono solo alcuni tratti caratteristici di ogni vera Riforma, di cui San Carlo è uno dei massimi esponenti.

Ogni vera riforma nella storia della Chiesa è andata anche a beneficio della Famiglia e della Città in generale.
E’ di oggi la triste notizia del “siluramento” di un coraggioso Vescovo pro-Famiglia e pro-Vita. Di poche ore fa, un documento vaticano che “apre” ai transessuali.
A nulla serve dibattere e protestare: la nostra Chiesa è gerarchica e i laici non hanno voce in Capitolo.

Chiediamo a Maria Santissima la Grazia di tornare ad occuparci di ciò su cui abbiamo competenza: operiamo per togliere potere al Partito del relativismo e della “Open Society”.
Così facendo, aiuteremo grandemente anche la nostra Chiesa.

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Descrizione

Carlo Borromeo, santo. Arcivescovo di Milano (Arona, Novara, 1538-Milano 1584). Chiamato (1560) a Roma dallo zio Pio IV e nominato cardinale, ricoprì importanti uffici di curia, ove fu tra l’altro cardinal nipote. Alla morte dello zio (1565), passò a Milano, di cui era arcivescovo dal 1560, e avviò un’intensa attività pastorale e una profonda riforma del clero. Fondò la Congregazione degli oblati (1581) e istituì vari seminari e istituti religiosi. Ebbe frequenti contrasti giurisdizionali con le autorità civili e nel 1569 pagò con una archibugiata, che lo risparmiò, lo sforzo d’aver tentato di riformare il potente ordine religioso degli umiliati, che il papa poi, conseguentemente, sciolse. Ecclesiastico modello della Controriforma, fu canonizzato santo nel 1610.