Helphand: la collaborazione tra socialismo e alta finanza

In queste ore di guerra, di invasione dell’Ucraina da parte della Russia (sostenuta dalla Cina socialista), di crescente influenza degli USA (di Biden e dell’Alta Finanza mondiale), ci è parso utile proporvi la storia di uno dei personaggi di maggior peso della Rivoluzione negli anni a cavallo fra il secolo XIX e il XX: Izrail Lazarevič Gel´fand (ted. Alexander Helphand)

Si tratta di una figura di cui per molto tempo si è occultata l’importanza, sia in Germania sia in Russia, i due paesi dove l’influenza di Parvus sulla vita e le scelte politiche dei governi fu spesso determinante. Costui fu un antesignano di un modo d’intendere la strategia rivoluzionaria: una possibile graduale transizione, del capitalismo verso la “democrazia sociale”.

Su Parvus restano tuttora in ombra gli ambienti in cui si muove e le ragioni della facilità con la quale trova amici in tutta Europa e anche fuori di essa. Ambienti non estranei alle sue relazioni internazionali e, quindi, alla sua rapida e stupefacente fortuna economica.
Questo occultamento diviene sospetto quando, per esempio, si apprende che uno dei suoi figli fu primo segretario presso l’ambasciata sovietica di Berlino nel 1935, dove la diplomazia segreta preparò il patto Molotov-von Ribbentrop dell’agosto del 1939.

Anche sulla base di altri episodi simili, come non ipotizzare in Izrail L. Gel’fand una di quelle figure di “mistici” della Rivoluzione mondiale (come, per esempio, Filippo Buonarroti, Adam Weishaupt, Elena Petrovna Blavatskij e lo stesso Lenin) per i quali la Rivoluzione è una “vocazione”, è il culto del perenne divenire e l’odio per l’essere, creato e increato?

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Descrizione

Parvus (Enc. Treccani). Pseudonimo latino dello scrittore e uomo politico russo Izrail Lazarevič Gel´fand (ted. Alexander Helphand; Berezin 1869 – Schwanenwerder, Berlino, 1924). Militante nel partito socialdemocratico russo, fra il 1904 e il 1905 collaborò strettamente con Trockij e nel dic. 1905 lo sostituì nella carica di presidente del soviet di San Pietroburgo. Arrestato e inviato in Siberia, fuggì e si rifugiò in Germania, dove fondò e diresse la rivista Die Glocke e svolse attività industriale e di organizzazione del partito socialdemocratico tedesco.