Card. J. Mindszenty: Memorie

Queste memorie raccontano la Via Crucis del grande Cardinale ungherese, prigioniero per anni del regime comunista. Egli l’ha percorsa con fedeltà esemplare, senza odio verso i suoi persecutori, ma anche senza cedimenti laddove il compromesso o la fuga avrebbero potuto rendergli più facile la vita. Ha seguito fedelmente il Signore. Poiché là dove era Cristo, doveva essere anche il Suo servo. La sua durissima prigionia ebbe termine soltanto nel 1956, quando il popolo ungherese prese le armi per combattere contro l’invasore sovietico: liberando, primo tra tutti gli ungheresi in catene, l’arcivescovo di Eszertgom e Principe Primate. Il 3 novembre, il Primate tenne in Parlamento un discorso memorabile in difesa della libertà che venne radiotrasmesso in tutto il Paese. Egli divenne l’anima vera della rivolta, la sua ispirazione spirituale, la voce più autentica di quella terra consacrata alla Vergine. Quella sera stessa i carri armati sovietici aprirono il fuoco contro il popolo di Budapest. La sua autobiografia mette in evidenza come il Cardinale Mindszenty abbia sofferto non solo per l’odio dei nemici di Dio, ma anche per la durezza di cuore di falsi fratelli e per gli errori di amici ben intenzionati.

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Descrizione

Joseph Mindszenty
Cardinale ungherese (1892-1975) Principe Primate d’Ungheria. Per approfondire la sua biografia si possono scaricare da questo sito le sue “Memorie”.

Informazioni aggiuntive

Autore

Cardinal Joseph Mindszenty